Il «Progetto Città»
Il Gruppo di ricerca «Progetto Città» è un’iniziativa promossa dal Dipartimento di Diritto Pubblico, Internazionale e Comunitario, coordinata dai Professori Filippo Pizzolato, Antonino Scalone e Fabio Corvaja. L’iniziativa si iscrive nelle attività promosse dal Dipartimento con l’istituzione di un «Osservatorio sulle fonti».
Si tratta di un luogo informale e aperto di confronto, in stile seminariale, e di ricerca comune su temi che attengono al diritto pubblico, ma che intersecano altri ambiti, giuridici e non. Al Gruppo partecipano infatti docenti, ricercatori e studiosi del diritto pubblico, ma anche di altre discipline (urbanisti, filosofi, politologi, economisti, ecc…).
Il Gruppo Progetto Città seguirà, per conto del Dipartimento di Diritto Pubblico, i compiti di monitoraggio, studio, formazione e proposta sul tema del riordino della partecipazione e del decentramento comunale, oggetto di una convenzione – in corso di definizione – con il Comune di Padova.
DI COSTA PAOLO, PIZZOLATO FILIPPO E SCALONE ANTONINO
BERGONZINI GIUSEPPE (Autore), BUSATTA LUCIA (Autore), COSTA PAOLO (Autore), DONA' FRANCESCA (Autore), IANESE SVEVA (Autore), LEVORATO CRISTINA (Autore), LOSURDO FEDERICO (Autore), MENEGATTO GIACOMO (Autore), MICHIELI ANDREA (Autore), PAGLIARIN CAROLA (Autore), PINTO PAOLO (Autore), PIZZOLATO FILIPPO (Autore), SATTA VINCENZO (Autore), SULPIZI GIULIA (Autore), TESTA DAVIDE (Autore), TIEGHI GIOVANNA (Autore).
DI FILIPPO PIZZOLATO, GUIDO RIVOSECCHI E ANTONINO SCALONE
COORDINAMENTO EDITORIALE GIOVANNI COMAZZETTO, FABIO CORVAJA E PAOLO COSTA
Di ANDREA AMBROSI (Autore), JEAN-BERNARD AUBY (Autore), CRISTIANA BENETAZZO (Autore), GIUSEPPE BERGONZINI (Autore), MARIO BERTOLISSI (Autore), ELENA BUOSO (Autore), LUCIA BUSATTA (Autore), GIOVANNI COMAZZETTO (Autore), FABIO CORVAJA (Autore), UMBERTO CURI (Autore), GABRIELE LEONDINI (Autore), PATRIZIA MARZARO (Autore), VANESSA NOBILE (Autore), CAROLA PAGLIARIN (Autore), FILIPPO PIZZOLATO (Autore), CLEMENTE SANTACROCE (Autore), MICHELANGELO SAVINO (Autore), ANTONINO SCALONE (Autore), ELISA SPILLER (Autore), GIOVANNA TIEGHI (Autore), FABIO CORVAJA (Curatore), FILIPPO PIZZOLATO (Curatore), ANTONINO SCALONE (Curatore)
Indice - L’autonomia locale e le dimensioni dell’eteronomia
Indice - La città oltre lo Stato
Indice - La città e la partecipazione tra diritto e politica
Nell'anno accademico 2021-2022:
Il Gruppo Città ha individuato come tema delle riflessioni la città tra aspirazione all'autonomia e dimensioni plurali dell'eteronomia. Si tratta, in qualche modo, di un'interrogazione radicale e fondativa, dalle cui risposte possono trovare senso più compiuto anche le ricerche condotte intorno alla partecipazione e alla proiezione inter e sovranazionale delle città.
Le domande fondamentali, rispetto a cui si cercheranno risposte sono: quali sono gli spazi effettivi che residuano all’autonomia dell’ordinamento giuridico cittadino? E, prima ancora, può definirsi come ordinamento autonomo – secondo la lezione romaniana – quello cittadino? Con quali limiti?
Il percorso di riflessione intenderebbe focalizzarsi sulla dialettica tra aspirazione all’auto-governo della città e condizionamento/imposizione eteronomo/a proveniente da sfere plurali ed eterogenee di normatività, non esclusivamente di natura eminentemente politico-istituzionale, ma anche (se non soprattutto) di natura tecnica, scientifica ed economica.
Nell’anno accademico 2019-2020
il Gruppo Progetto Città ha individuato come tema da mettere al centro della propria riflessione “la città oltre lo Stato”.
Come hanno dimostrato, in particolare, gli studi della Sassen, la globalizzazione, contrariamente a quanto si potrebbe immaginare a fronte dei processi di smaterializzazione e de-territorializzazione trainati dai flussi informativi e finanziari che la caratterizzano, convive con - o addirittura conduce a – un’importanza e una vitalità inedita delle città. Non a caso, è stata coniata con successo l’espressione evocativa «il secolo della città» (attribuita a M. Bloomberg).
La città oltre lo Stato, dunque: si tratta di un “oltre” concettuale, in ragione dell’autonoma fondazione della politicità originaria e seminale della città, di cui la cittadinanza amministrativa (sempre meno coincidente con la cittadinanza secondo la legge) è un riflesso significativo;
ma si tratta anche di un oltre spaziale, che allude a una crescente dimensione internazionale e sovranazionale delle città, talora promossa da organizzazioni internazionali, talaltra su iniziativa delle stesse città. Questa rilevanza internazionalistica sembra eccedere la competenza formale degli enti locali, ancorata alla formula delle “attività di mero rilievo internazionale”.
Queste due dimensioni dell’ulteriorità della città sembrano convergere e congiungersi in un punto: la città-rete, elemento di raccordo di soggettività plurali, sociali e istituzionali, intra-cittadine ed extra-cittadine (finanche extra-nazionali). Si affaccia insomma sulla scena un paradigma reticolare, che conosce già interessanti declinazioni teoriche (tra le altre, si ricordano quelle di Teubner, Cantaro, Labriola, ecc…). Le città, oltre a mettere in rete le realtà sociali e istituzionali della comunità di riferimento, manifestano una tendenza crescente a connettersi tra loro, come nodi di una rete capace di travalicare i confini della statualità. In questo modo, come è stato efficacemente scritto (Cantaro) «l’autonomia non è più il lato di quel triangolo semiotico che mette in relazione logica e storica le parti e il tutto, gli ordinamenti particolari e l’ordinamento universale. L’autonomia è ‘orfana’ degli altri due lati del triangolo: non ci sono più ontologicamente le parti e il tutto, qualsiasi nodo della rete può essere sia centro sia periferia».
All’esito di questi fenomeni, sembra di assistere a un disallineamento progressivo tra le categorie di città e di Comune, che è segnale della difficoltà di abbracciare, nel nostro orizzonte concettuale e istituzionali, le trasformazioni in atto. Si tratta di trasformazioni che veicolano opportunità, ma anche criticità: lecittà sono davvero protagoniste di questo processo o sono piuttosto “usate” e colonizzate dagli attori della globalizzazione (le ICT, in primis)? …e poi:quali città hanno il potenziale per “stare” nella rete con una posizione attiva? Per quante invece il paradigma reticolare è copertura retorica di subalternità e passività?
Nell’anno accademico 2018-2019
il Gruppo è stato costituito e ha posto come tema della propria riflessione seminariale il rapporto tra città e partecipazione.
Al centro delle riflessioni del Gruppo si è posto il tema della città, come dimensione della democrazia e del diritto. L’ipotesi – non certo un’ideologia - che muove e anima queste riflessioni è che, anche alla luce della Costituzione italiana, la città costituisca un livello qualificante della democrazia costituzionale, nonché in forza del tessuto di relazioni che la anima, una dimensione fondativa del diritto, quando sia interpretato come ordinamento dei rapporti sociali. La città è dunque analizzata sia come ambito territoriale di relazioni sociali e istituzionali, sia come specifico livello istituzionale - il Comune - che di quella comunità territoriale dovrebbe essere l’ente esponenziale di riferimento.
In tempi di discussa, e ambigua, crisi democratica (che va dalla delegittimazione delle istituzioni rappresentative al discredito per la democrazia in quanto tale) e di ricorrente tentazione di semplificazione, l’attenzione alla città consente di rimettere al centro la prospettiva della partecipazione e delle autonomie sociali e istituzionali. Tale prospettiva si iscrive con piena coerenza dentro l’orizzonte costituzionale, di cui anzi rappresenta una prospettiva qualificante e mai pienamente attuata. La democrazia costituzionale, fondata sul lavoro, è infatti affidata a una partecipazione feriale dei cittadini e delle formazioni sociali che trova nella dimensione cittadina un luogo privilegiato e perfino seminale di svolgimento e di promozione.
Al contempo, la partecipazione – spesso invocata come rimedio - prende non di rado forme affidate a uno strumento polarizzante e deresponsabilizzante, e cioè la rete telematica, sia nella costruzione e nell’animazione della sfera pubblica, sia come luogo dell’assunzione delle decisioni. Il richiamo alla città significa riconoscimento di una partecipazione «incarnata» e vivificata da un sistema di relazioni e di legami personali.
Gli esiti di questo lavoro seminariale sono stati oggetto di una pubblicazione, inserita nella collana del Dipartimento di diritto pubblico:
F. Pizzolato – A. Scalone – F. Corvaja (a cura di), La città e la partecipazione tra diritto e politica. Giappichelli, Torino 2019.
https://www.giappichelli.it/la-citta-e-la-partecipazione-tra-diritto-e-politica-22848
L’indice in https://www.giappichelli.it/media/catalog/product/summary/9788892131538.pdf
Calendario degli incontri anno accademico 2023-2024
- 20.11.2023. Introduzione costituzionalistica: sicurezza e città. Introduzione di Elisa Olivito.
- 18.1.2024: La prospettiva criminologica. Introduzione di Enrico M. Ambrosetti.
Calendario degli incontri anno accademico 2021-2022
- 22.11.2021: Programmazione dei lavori e presentazione del tema.
- 18.1.2022, La città come ordinamento giuridico (Introduzione di M. Croce, Filosofia della politica, Università La Sapienza).
- 24.2.2022: Ordine giuridico del mercato e autonomia locale (Introduzione di G. Bergonzini).
- 28.3.2022, La smart city e l'autonomia della città. Introduzioni di Andrea Michieli e Davide Testa.
- 9.5.2022, Potere digitale ed autonomia della città. Introduzione di Gabriele Giacomini.
- 20.6.2022, Il PNRR e l'autonomia della città: i servizi alla persona. Introduzioni di Francesca Donà e Cristina Levorato.
- 17.10.2022, Condizionalità finanziaria ed autonomia locale. Introduzioni di Carola Pagliarin e Federico Losurdo.
- 21.11.2022, Intelligenza Artificiale e autonomia delle città.
Introduzione di Giorgia Nesti
Calendario degli incontri anno accademico 2019-2020
- 9.12.2019: Programmazione del lavoro e scelta del tema: la città oltre lo Stato.
- 28.4.2020: La città oltre lo Stato (introduzione di F. Pizzolato)
- 20.5.2020: La global city (introduzione di P. Costa e G. Tieghi)
- 27.5.2020: La città-stato: ritorno al futuro? (introduzione di S. Solari e A. Pin)
- giugno 2020: La rilevanza europea e internazionale della dimensione urbana (introduzione di G. Comazzetto e M. Dimetto)
- 15.7.2020: WEBINAR - ISTITUIRE LA PARTECIPAZIONE: LA CITTÀ COME BENE COMUNE A PARTIRE DA DUE RICERCHE
- 25.9.2020: INCONTRO DI STUDI: LA CITTA’ E LA PARTECIPAZIONE TRA DIRITTO E POLITICA.
- 22.10.2020: Studiare le istituzioni attraverso le politiche (Introduzione di L. Perini e A. Rota);
- 26.11.2020: Max Weber e la città (Introduzione di M. Almagisti e M. Basso).
Calendario degli incontri svoltisi negli anni accademici precedenti
- 17.4.2018: Costituzione del gruppo
- 16.5.2018: La città tra rappresentanza e partecipazione (introduzione di A. Scalone)
- 6.6.2018: Gli strumenti della partecipazione comunale e dell’urbanistica (introduzione di F. Pizzolato e C. Santacroce)
- 11.9.2018: I referendum locali (introduzione di A. Ambrosi)
- 18.10.2018: La città come dimensione del diritto e della democrazia (convegno con relatore il giuspubblicista francese J.B. Auby, autore di Droit de la ville. Du fonctionnement juridique des villes au droit à la Ville, LexisNexis, Paris 2016).
- 27.11.2018: Le città come soggetti istituenti della Repubblica delle autonomie: la riforma delle Province e i CAL (introduzione di C. Benetazzo e F. Pizzolato)
- 29.1.2019: La cittadinanza amministrativa (introduzione di F. Corvaja)
- 26.2.2019: Fondazioni filosofiche della città (introduzione di U. Curi)
- 3.4.2019: La progettazione partecipata delle città (introduzione di M. Savino)
- 28.5.2019: La cultura come veicolo di partecipazione nella citta (introduzione di M. Giampieretti)
- 25.6.2019: La democrazia possibile e le città (introduzione di M. Almagisti)
Filippo Pizzolato - filippo.pizzolato@unipd.it
Antonino Scalone - antonino.scalone@unipd.it
Fabio Corvaja - fabio.corvaja@unipd.it
Paolo Costa – paolo.costa.2@unipd.it